Questo processo appartiene a Iniziative regionali
Benvenute e benvenuti nel percorso per la raccolta di contributi utili alla definizione della Strategia di Gestione Integrata per la Difesa e l’Adattamento della Costa. Rivolto a tutti i cittadini, gli enti e le organizzazioni della comunità costiera, promuove il coinvolgimento mirato delle giovani generazioni anche attraverso la coprogettazione di prime azioni pilota, funzionali all’attuazione condivisa della strategia.
Il percorso è promosso dalla Regione Emilia-Romagna – Area Difesa del suolo, della costa e bonifica; responsabile del processo: Roberto Montanari.
La Strategia di Gestione Integrata per la Difesa e l’Adattamento della Costa della Regione Emilia-Romagna (GIDAC) nasce nell’ambito del progetto europeo AdriaClim 2020-2023 (finanziato dal programma Interreg Italia-Croazia, Strategico) che prevede lo sviluppo di piani di adattamento, strategie, azioni e buone pratiche per la mitigazione degli impatti sulle zone costiere dell’Adriatico, puntando a migliorare la resilienza climatica del territorio anche attraverso nuovi strumenti informativi ed il coinvolgimento delle comunità locali.
Le prospettive di efficacia del processo fanno leva sui forti vantaggi e sull’alto valore aggiunto dell’ampio contesto di cooperazione internazionale a scala di bacino adriatico che il progetto AdriaClim rappresenta.
Per giungere alla definizione della Strategia di Gestione Integrata per la Difesa e l’Adattamento della Costa, le diverse iniziative partecipative proposte sono finalizzate al raggiungimento di questi obiettivi concreti:
2021 - Incontri territoriali e workshop.
2022 - Consultazione pubblica sugli Indirizzi per l’attuazione delle Azioni (Parte C del testo).
2023 - Patto intergenerazionale - Innovation Camp, per la co-progettazione di azioni pilota con le giovani generazioni.
Sono invitati a prendere parte al processo partecipativo i rappresentanti di Comuni, Province ed altri Enti territoriali del territorio costiero; le associazioni di categoria e le organizzazioni della società civile, gli Enti di ricerca e le Università. Il percorso è aperto anche alle persone che abitano o hanno interesse per il territorio costiero.
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